Lunedì 15 luglio presso l’oratorio della Chiesa del Carmine alle ore 19.30 si discuterà del brigantaggio in Calabria dopo l’Unità d’Italia. L’iniziativa organizzata dall’Associazione Culturale –Teatrale ‘A Trambìa, con il patrocinio dell’Assessorato Comunale alla Cultura, tende a riportare nella memoria collettiva eventi e luoghi in cui s’è fatta la nostra Storia. Il programma della serata prevede le relazioni degli storici Antonio Benefico e Antonio Iannicelli e la rappresentazione teatrale Processo ai briganti delle Calabrie. Si tratta di una scrupolosa rievocazione del processo che si tenne presso la Corte di Assise di Catanzaro, a partire da maggio 1867, a carico di una nutrita banda di briganti capeggiati da Pietro Bianco di Bianchi che trovò il suo habitat ideale nel Catanzarese. I testi sono di Silvestro Bressi, la regia è di Aldo Conforto. La causa de’ 21 briganti fu presieduta dal Procuratore generale del re, Gennaro Frega, e vide impegnati nel ruolo di Pubblico Ministero il Sostituto Procuratore generale Giovanni Masucci e come difensori degli imputati gli avvocati Giglio, Bova, Teotino, Pittelli, Laratta, Carrapetti, Oliverio, Brunini, Ferragina ed altri. Il processo si concluse con la condanna a morte di 10 imputati, tra cui il famigerato capobanda Pietro Bianco, e la condanna ai lavori forzati  di altri otto imputati e a pene minori per i manutengoli. Con tale iniziativa ’A Trambìa intende far riflettere su particolari aspetti del Risorgimento in Calabria consentendo, nel contempo, una maggiore conoscenza del fenomeno brigantaggio, delle cause che lo hanno generato, delle giustificazioni del potere centrale sino alle lotte tese a distruggerlo.

Si ringraziano gli autori e la redazione di INFOOGGI.IT