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Entusiasmo, partecipazione, emozione: queste le tre parole-chiave che riassumono lo spirito del primo appuntamento del 2018 del Teatro di Calabria con POIESIS, il ciclo di incontri su Teatro, Arte, Letteratura e Musica a cura del Teatro di Calabria A. Tieri con il patrocinio della Fondazione Guglielmo e della Provincia di Catanzaro, giunto al terzo anno di vita grazie alla virtuosa sinergia di Anna Melania Corrado e Rocco Guglielmo, presidenti rispettivamente del Teatro di Calabria e dell'omonima fondazione. Un numerosissimo e attento pubblico ha riempito la sala del Museo di Arti Contemporanee, da poco impreziosita dalle suggestive opere della mostra “Il millennio è maggiorenne”, per prendere parte all'atteso incontro di apertura d'anno, dedicato al genio comico di Carlo Goldoni. A curare gli interventi di presentazione, il prof. Luigi La Rosa, che ha sapientemente condotto l'uditorio in un vero e proprio viaggio attraverso la storia della Commedia, dagli albori della classicità greca alla modernità. “La Commedia - ha spiegato La Rosa – è senza dubbio tra i generi più amati dal pubblico, ma anche tra quelli più fraintesi. L'equivoco di fondo nasce dall'idea che la commedia debba necessariamente far ridere: tutt'altro, essa si avvale del riso come strumento emotivo per poter scatenare nello spettatore una riflessione, un pensiero, un insegnamento.” Partendo dalle opere dei commediografi classici greci e dalla loro grande libertà espressiva, passando attraverso la ridanciana commedia latina, La Rosa ha poi delineato il contesto entro il quale nasce e matura l'opera e la filosofia di Carlo Goldoni. “Prima della riforma teatrale operata dal grande autore veneziano - continua La Rosa - era la Commedia dell'Arte l'unico modo possibile di fare teatro: gli attori non avevano un testo da seguire, solo un canovaccio di indicazioni su cui poi inventare battute, gag e situazioni intricate. Goldoni sovverte l'ordine fino ad allora costituito: pretende che le parti di ogni attore fossero scritte, elimina le maschere e ad esse sostituisce i caratteri, cioè personaggi della quotidianità, frutto di una attenta osservazione e di una profonda conoscenza del mondo circostante.” L'attenzione poi è stata tutta per gli attori della Compagnia del Teatro di Calabria, che hanno portato in scena alcuni brani tratti da “la Locandiera” e da “Le smanie per la villeggiatura”, tra le opere più celebri del commediografo veneziano. Marta Parise, Salvatore Venuto, Mariarita Albanese, Aldo Conforto, Paolo Formoso, Giuseppe Paonessa e Clizia Argirò hanno dato vita ai personaggi delle brillanti commedie goldoniane, riuscendo a trasmettere tutta la vivacità, la profondità ed il brio dei caratteri in scena. Non è un caso che siano state proprio le scene tratte da “la Locandiera” ad occupare larga parte della serata. L'appuntamento è stato, infatti, una vera e propria anteprima per il pubblico della nuova produzione teatrale del 2018 del Teatro di Calabria: la “Locandiera”, appunto, il cui debutto sulle scene catanzaresi è fissato per sabato 17 Febbraio alle ore 20:00 presso l'Auditorium Casalinuovo.

Si ringraziano gli autori dell'articolo e la redazione di WEBOGGI CATANZARO

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