#GRAECALIS2017 continua! Il vento della parola antica torna a soffiare forte su Catanzaro: dopo il successo di questa estate, il Teatro di Calabria propone una nuova replica di "MEDEA" di Euripide #GRAECALIS2017 continua! Il vento della parola antica torna a soffiare forte su Catanzaro: dopo il successo di questa estate, il Teatro di Calabria propone una nuova replica di "MEDEA" di Euripide! Medea rappresenta uno dei vertici dell’arte drammatica di ogni tempo perché in questa tragedia viene operato uno scavo profondissimo dell’animo femminile, sospeso tra amore e odio. Medea, pur non priva di ragioni, esacerbata dalla mediocrità di chi le sta intorno, tradita nei suoi affetti più cari, volge all’odio tutti i suoi pensieri fino a compiere delitti e ad armare la mano contro i propri figli. Lei, barbara, non conosce la moderazione e l’equilibrio della civiltà greca: è istinto privo di ragione e riesce a placarsi solo con l’infelicità altrui. Personaggio terribile e controverso, Medea rappresenta ancora oggi la più acuta analisi della psiche femminile. L’Opera mette in scena una serie di riflessioni che testimoniano del momento di crisi della Civiltà greca. Se è condannabile il mondo barbaro, istintuale e primitivo, anche la cosiddetta Civiltà si presenta ricca di ipocrisia. La rassegna, nata nel 2014 dall'intuizione del direttore artistico Aldo Conforto e dell'autore Luigi La Rosa, ha l'obiettivo di riscoprire l'inestimabile patrimonio culturale del mondo classico e donare nuovamente alla rappresentazione teatrale una chiara funzione didattica e civile. Medea rappresenta uno dei vertici dell’arte drammatica di ogni tempo perché in questa tragedia viene operato uno scavo profondissimo dell’animo femminile, sospeso tra amore e odio. Medea, pur non priva di ragioni, esacerbata dalla mediocrità di chi le sta intorno, tradita nei suoi affetti più cari, volge all’odio tutti i suoi pensieri fino a compiere delitti e ad armare la mano contro i propri figli. Lei, barbara, non conosce la moderazione e l’equilibrio della civiltà greca: è istinto privo di ragione e riesce a placarsi solo con l’infelicità altrui. Personaggio terribile e controverso, Medea rappresenta ancora oggi la più acuta analisi della psiche femminile. L’Opera mette in scena una serie di riflessioni che testimoniano del momento di crisi della Civiltà greca. Se è condannabile il mondo barbaro, istintuale e primitivo, anche la cosiddetta Civiltà si presenta ricca di ipocrisia, di falsità e di dispersione dei valori. L’unico elemento positivo che emerge, profondamente ricco di umanità, è il coro delle donne corinzie che riesce a contemperare la spontanea adesione al dramma di Medea con la superiore etica dei sentimenti nobili. Simbolo di questa differenza è il Sole che, per Medea è luce accecante di vendetta e per il Coro, al contrario, è raggio capace di illuminare le menti e inclinarle verso la Giustizia.
INGRESSO: € 12,00
INGRESSO STUDENTI* : € 7,00
BAMBINI E RAGAZZI FINO A 12 ANNI: INGRESSO GRATUITO
* Nella fascia "studenti" sono compresi i ragazzi a partire dai 13 anni di età, gli studenti universitari, gli allievi dell'Accademia di Belle Arti e del Conservatorio.
PREVENDITE: disponibili dal 6 Novembre presso la sala ARCA- Enel lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 19:00 alle 20:30.
Si ringraziano gli autori dell'articolo e la redazione di TEATRODICALABRIA FACEBOOK