Prossimi appuntamenti nella sede del museo Marca. Far star bene il pubblico non è cosa da poco: è esigente, partecipa ad uno spettacolo per vivere belle emozioni o, semplicemente, trascorrere una piacevole serata. Il pubblico provoca ansia ma genera forza, entusiasmo, vita e ad esso è andato il più grande ringraziamento da parte del Teatro di Calabria, al termine di una stagione intensa, ricca di sacrifici ma anche di notevoli soddisfazioni. Gli appuntamenti nel chiostro del San Giovanni, oltre ad essere impreziositi da una location suggestiva, hanno dimostrato la bellezza di vivere il centro storico in piena estate. L'appuntamento della scorsa sera non è stato solo un fuori programma ma una ciliegina sulla torta nel ciclo di rappresentazioni classiche proposte dal Teatro di Calabria "A. Tieri". La compagnia guidata da Annamaria Melania Corrado, ha deciso di chiudere con un omaggio a colui che è stato definito il più grande interprete della tradizione poetica italiana: Gabriele D'Annunzio. E' sul palco c'era proprio lui, "il Vate", interpretato in maniera eccellente da Salvatore Venuto, punta di diamante del Teatro di Calabria. Ma i giovani imparano sempre da chi ha più esperienza e i versi recitati da Aldo Conforto hanno regalato un'essenza speciale alle più celebri poesie del sacro poeta. In scena anche Eleonora Duse, donna con la quale D'Annunzio ebbe un tempestoso legame sentimentale e artistico, fatta rivivere eccezionalmente da Mariarita Albanese. Come da tradizione, a condurre le danze è stato Luigi La Rosa che, non abbandonando le sue doti di insegnante e oratore, ha guidato i molti presenti nella poetica d'annunziana. Un viaggio speciale, quindi, scandito dalle più belle romanze composte da D'Annunzio e fatte ascoltare dalla sorprendente voce di Oreste Sergi Pirrò, conle note suonate da Giulio De Carlo. Per fine ottobre, a grande richiesta, riprenderanno al museo Marca gli incontri su teatro, arte e letteratura, grazie anche alla sensibilità e disponibilità del suo direttore artistico, Rocco Guglielmo, e presidente della fondazione omonima.
Si ringraziano Eugenia Ferragina e la redazione di http://www.gazzettadelsud.it/