CATANZARO — Chi pensava di trovarsi di fronte alla classica recita scolastica si sbagliava, e pure tanto. Il Doctor Faustus allestito dai ragazzi del Liceo Scientifico Siciliani di Catanzaro, sapeva tanto di una professionalità, almeno nelle intenzioni, che non è sempre facile incontrare, anche nei luoghi che di questa professione vivono. Perché di gran lunga superava le aspettative, questo Faustus : costumi ben confezionati, recitazione che se non perfetta, comunque riusciva a coinvolgere anche chi non conosceva i ragazzi sul palcoscenico. Il pubblico, infatti, che riempiva in maniera impressionante l’ Auditorium Casalinuovo, era costituito per lo più da parenti, amici e compagni di scuola degli attori. Non serve quindi aggiungere quanta fosse l’emozione anche tra gli spettatori, con quelle macchine fotografiche che flashavano in qualsiasi momento, e quelle esclamazioni e apostrofazioni indirizzate a chi si trovava sul palco che solo compagni di studio e di giochi potevano azzardare a dire. Nel complesso, la messa in scena della vicenda dello studioso Faustus che, assetato di sapere e più che impavido, spavaldo affronta Mefistofele, ministro di Lucifero, e gli cede l’anima, ha soddisfatto sia i presenti, sia, e lo si può ben dire, chi lo spettacolo l’ha messo in scena. Una storia tragica che è riuscita, nonostante alcuni momenti ironici e barzellettieri peraltro più che adatti alla situazione, a trasmettere l’essenza dell’opera di Marlowe: il pentimento di Faustus arriva quando si rende conto dell’irrisorietà del potere conquistato con il "patto". L'onniscenza, il potere di far cose sovrumane, non bastano, se confrontate con la condanna eterna. E' il messaggio è arrivato chiaro, martedì sera, ai presenti nell'auditorium. Veicolato anche dalla buona prestazione dello stesso Faustus, un ragazzo che sicuramente farà parlare di sè, se mai intraprenderà la strada del palcoscenico, e di qualche altro elemento in scena. Ma sorprendente è stata anche l’esibizione dei musicisti: in quattro, erano diretti da Alfredo Paonessa, nome noto negli ambienti musicali e teatrali della città per aver creato il “sottofondo” a numerosi spettacoli di artisti locali. Musiche originali, dunque, che non hanno fatto che accrescere la tensione nelle situazioni cupe e sbeffeggiare chi di turno, nei momenti che vedevano un Faustus più burlone. Ed ancora, una nota va detta sul "coro" : lo formavano alcune ragazze, che con balletti-intermezzi hanno distinto i vari cambi di scena, e pure sottolineato i momenti di maggiore tensione drammatica. In conclusione, un’ottima iniziativa, che ha permesso agli studenti del Siciliani di "dare un'occhiata" nel mondo del teatro, un mondo non più così lontano dalla realtà regionale, un mondo sicuramente tutto da scoprire. Il cast : Angela Argirò, Fabrizia Argirò, Michele Aulicino, Antonio Basile, Pierfrancesco Bruno, Laura Caligiuri, Andrea Cannizzaro, Antonio Capellupo, Vittorio Ciacci, Alessandra Cipolla, Alessandra D’Aquino, Roberto Galea, Domenico Lombardo, Francesco Mauro, Antonina Minniti, Umberto Peta, Chiara Pujia, Roberta Riccelli, Francesca Savarino, Mariagrazia Scarpino, Luigi Scordo, Giuseppe Trapasso, Mariapia Trapasso, Paola Zinzi.
Musicisti : Alfredo Paonessa (direttore), Francesco Talotta, Giuseppe Cianflone, Francesco Iannelli.
Costumi : Aldo Conforto.
Realizzazione costumi : sartoria Marilù.
Service audio e luci : Rino Rotundo.
Grafica : Giovanni Mungo.
Regia : Aldo Conforto.

Si ringraziano gli autori dell'articolo e la redazione di http://giornaledicalabria.it