Il T.d.C. rende omaggio a Boccaccio con il ''Decameron''. Di seguito la nota degli organizzatori: Nel 1313 nasceva il più grande narratore della letteratura italiana. A 700 anni di distanza, il mondo affollato e vario del Decameron ancora ci racconta della realtà mercantile del periodo e, tutto sommato, di noi stessi. La lettura di una lingua troppo lontana impedirebbe allo spettatore comune la comprensione dei testi. Per questo motivo alcune novelle sono state rese adatte alla rappresentazione con un rimaneggiamento linguistico del prof. Luigi La Rosa, che rende comprensibile il testo. "Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in diece dì dette da sette donne e da tre giovani uomini". Il Decameron (dal greco «dieci giorni»)è una raccolta di cento novelle, narrate da dieci giovani che si alternano nel ruolo di novellatori nell'arco di dieci giornate. Le novelle sono inquadrate in una «cornice» narrativa sul modello de Le mille e una notte. L'autore si dedicò alla composizione del libro negli anni 1349-1351, subito dopo la peste del 1348 che sconvolse Firenze e buona parte dell'Europa e che rappresenta il punto di partenza del racconto della cornice. Il Decameron è dedicato a un pubblico prettamente femminile, come dichiarato dall'autore nel Proemio, destinato a consolare le lettrici dalle loro pene amorose; non a caso l'opera è messa in relazione col Prencipe Galeotto, ovvero il personaggio della tradizione francese collegato all'amore adultero tra Lancillotto e Ginevra (il suo nome era stato reso famoso dal Canto V dell'Inferno dantesco, con la vicenda di Paolo e Francesca). L'opera conobbe immediatamente un vasto successo ed, in seguito, il Decameron ispirò vari emuli e imitatori, influenzando profondamente la novellistica italiana in volgare dei secc. XIV-XVI, per cui si può affermare che Boccaccio sia tuttora uno dei prosatori italiani più importanti e meglio conosciuti anche fuori d'Italia. Aldo Conforto, Salvatore Venuto, Anna Macrì, Mariarita Albanese e Paolo Formoso, metteranno in scena alcune delle novelle più famose e conosciute: Ser Ciappelletto - Chichibio e la gru - Calandrino e l'Elitropia - Federico degli Alberighi. Musiche Maurizio Lupis.
Si ringraziano gli autori e la redazione di STRILL.IT