Il Progetto di Teatro Scuola organizzato del liceo scientifico Siciliani ha individuato nella tragedia del Doctor Faustus un momento di ispirazione all'arte drammatica che è stata saputa anche bene interpretare dal cast dei protagonisti, in quanto sono riusciti a seguire le tracce della leggenda con molto impegno, al punto da riscuotere larghi consensi tra il folto pubblico presente all'auditorium. Una leggenda che nel sedicesimo secolo coinvolse un negromante ed astrologo, il quale era alla ricerca di raggiungere il sapere assoluto per cui, essendo laureato in teologia, decise di dedicarsi alla magia ed al tempo stesso di vendere la sua anima al diavolo Mefistofele in cambio di 24 anni di potere illuminato di conoscenza. E' stata mandata in scena un'opera scritta alla fine del 1500, con racconti folkloristici e di stregoneria ai quali sono seguite formule di contrasto tra l'azione sera e la parodia burlesca. Anche se la struttura tipica della tragedia elisabettiana rinvia alla conflittualità interna o alla ambiguità, il conflitto di forze nella interpretazione della scena tra il passato ed il presente sono emersi liberi arbitrii razionali, volontari, ma in realtà non sempre si riusciva a capire il senso delle proprie azioni. Comunque quello che emerso nella rappresentazione è che Faustus ha rappresentato il primo dei grandi eroi tragici del teatro inglese in quanto si distruggono nel perseguire l'assoluto. Faustus ha raffigurato una figura tragica in quanto la sua ambizione di andare al di là dei limiti umani sino a diventare un Dio alla fine lo distrugge. Tuttavia dalla rappresentazione è scaturito anche che c’è pure qualcosa di eroico nella decisione di rinunciare at Paradiso per la conoscenza e la dannazione eterna. Sono anche emersi i vari aspetti dell’uomo attraverso una entità plurima ambigua tra l'eroe ad il farabutto, tra ii falso ed il sincero, in parte credente ed in parte no, ora arrogante e presuntuoso, ora ansioso e preoccupato. Il “coro” del teatro scuola del Liceo Scientifico Siciliani, che ha aperto il "Doctor Faustus" ha in tal modo annunciato la novità del lavoro; la tragedia di una coscienza intellettuale e non più medioevale caduta di un principe. Un linguaggio fastoso, cerimoniale, ieratico, istrionico, gestuale e sonoro. E' stata portata in scena l’immagine del teatro elisabettiano con grande cura per la bellezza della parola ed il linguaggio estremamente poetico e raffinato. Un’opera ricca e molto apprezzata, in quanto ricca di poesia e di magia. Il desiderio da parte di una equipe di insegnanti di lingua inglese di voler rappresentare un opera del teatro elisabettiano. Ottima la regia del professore Aldo Conforto, molto apprezzate le musiche del professore Alfredo Paonessa, come è prevalsa la bravura della referente del progetto professoressa Giuseppina Pane coadiuvata dalle professoresse Rosalia Sinopoli, Maria Simone e Marinella Sinopoli. Del cast hanno fatto parte Angela Fabriza Argirò, Michele Aulicino, Antonio Basile, Pierfrancesco Bruno, Laura Caligiuri, Andrea Cannizzaro, Antonio Capellupo, Vittorio Ciacci, Alessandra Cipolla, Alessandra D'Aquino, Roberto Galea, Domenico Lombardo, Francesca Mauro, Antonina Minniti, Umberto Peta, Chiara Pujia, Roberta Riccelli, Francesca Savarino, Mariagrazia Scarpino, Luigi Scordo, Giuseppe e Mariapia Trapasso e Paola Zinzi. La sartora Marilù ha curato la realizzazione dei costumi, Giovanni Mungo la grafica e Rino Rotundo il service audio luci. Il progetto teatro è entrato in tal modo a vele spiegate nel liceo scientifico "Siciliani", a dimostrazione e conferma che quando c'è impegno e volontà è possibile anche integrare ii teatro classico nel mondo della scuola.

Si ringraziano Gabriella Gualtieri e la redazione di http://gazzettadelsud.it