Al teatro Masciari domani 28 e giovedì 29 aprile 'A Trambìa apre la stagione teatrale 2010 con L'eredità dello zio buonanima. Si tratta di una vecchia commedia in tre atti di Antonino Russo Giusti, adattata al vernacolo catanzarese da Silvestro Bressi. Una rappresentazione brillantissima, già portata sulla scena dall'amalgamata compagnia teatrale diversi anni fa, che viene riproposta con la qualificata regia di Aldo Conforto e una pregevole scenografia di Giovanni Sorrenti. L'eredità dello zio buonanima della Trambìa offre uno spaccato di ambiente familiare, di una realtà storica e culturale di almeno una sessantina di anni fa, piuttosto difficile per i particolari stati d'animo a riprodursi in scena, che si apre, invece, agli occhi dello spettatore con i toni ed i colori di un fatto di cronaca attuale. Gli attori della nota compagnia teatrale catanzarese si muovono sul palcoscenico da provetti professionisti parlando il dialetto catanzarese con la padronanza di specialisti. Il tono della voce, i gesti, l'espressione del volto, la postura ed i vari movimenti si accordano in un armonico insieme con la voce e con i significati dei gesti e delle parole, riuscendo così anche nelle scene più drammatiche a suscitare risate liberatorie. Al centro della pièce una bramata eredità che assieme ad altri elementi contenutistici rende mossa e mutevole la scena la quale s'infiora di una drammaticità tipica dei nostri luoghi. Dopo le due serate cittadine la Trambìa, aderente alla Federazione Italiana Teatro Amatoriale, ha in programma una serie di repliche de L'eredità dello zio buonanima in numerosi teatri e piazze della Regione.

Si ringraziano gli autori e la redazione di http://www.catanzaroinforma.it