Successo dell'iniziativa l'Unità nel paese del brigante promossa dall'Associazione culturale Senza Sosta con il patrocinio dell'Assessorato ai Trasporti dell'Amministrazione Provinciale. Un viaggio nella memoria collettiva che si è sviluppato in tre tappe: Soveria Mannelli (11 novembre), presso la sede dell'Associazione Culturale Fiore di Lino, Gimigliano (13 novembre) presso la Casa della Cultura ed infine Catanzaro (17 novembre) presso i saloni del Circolo Unione dello storico Palazzo Fazzari. La mostra Mostra storica sui principali avvenimenti nazionali e calabresi del Risorgimento italiano, prodotta dalla Biblioteca Comunale ''Vivarium' di Stalettì e curata da Antonio Froio. La mostra ripercorre le principali tappe di quel processo politico, che ha portato all'unificazione dell'Italia; traccia gli avvenimenti storici più significativi, disegnando un quadro geo-politico dell'Italia e dell'Europa del XIX secolo. Sono rievocate, con l'ausilio di immagini ed illustrazioni le battaglie decisive che hanno dato un riassetto al territorio regionale italiano scomposto e frammentato, sottolineando quello che fu il Risorgimento in Calabria: dai moti del 1821, con le vicende insurrezionali di Stalettì, al fenomeno del brigantaggio. Particolare risalto è dato alla figura di Achille Fazzari: garibaldino, parlamentare ed imprenditore stalettese del quale il 19 novembre prossimo ricorre il centenario della morte. Il convegno "Il brigantaggio in Calabria dopo l'Unità d'Italia', con particolare riguardo agli aspetti che hanno interessato più da vicino alcuni paesi della nostra Provincia è stato il tema del convegno che, nella serata conclusiva, ha visto gli interventi di Antonio Iannicelli, storico, autore di varie pubblicazioni; Gianni Bruni, storico e collezionista di bandi e di altri documenti del brigantaggio post-unitario; Antonio Froio, direttore della Biblioteca Vivarium di Stalettì e profondo conoscitore della vita di Achille Fazzari. La rappresentazione teatrale Processo ai briganti delle Calabrie a cura della Compagnia teatrale 'A trambìa. Un atto unico di Silvestro Bressi che propone la rievocazione storica del processo che si tenne nel 1867 a Catanzaro, presso la Corte d'Appello delle Calabrie, a carico di una nutrita banda di briganti capeggiata da Pietro Bianco di Bianchi. Una messinscena precisa ed emotiva sotto ogni aspetto, che inizia con uno stralcio dell'appassionante arringa dell'avvocato Vincenzo Giglio, difensore del capo banda Pietro Bianco, che con le sue riflessioni pone domande alle quali la Storia non sa dare risposte. Segue la diatriba tra l'avvocato Giglio e il Pubblico Ministero. La seconda scena narra l'attesa per la sentenza con un gruppo di familiari e conoscenti. La regia è di Aldo Conforto che interpreta il ruolo del Procuratore generale.
La causa dei 21 briganti, presieduta dal Procuratore generale del re, Gennaro Frega, vide impegnati nel ruolo di Pubblico Ministero il Sostituto Procuratore generale Giovanni Masucci e come difensori degli imputati, oltre a Vincenzo Giglio, gli avvocati Bova, Teotino, Pittelli, Laratta, Carrapetti, Oliverio, Brunini, Ferragina ed altri. Il processo si concluse con la condanna a morte di 10 imputati, tra cui il Bianco, la condanna ai lavori forzati di altri otto briganti e a pene minori per i manutengoli. Con tale inedita rappresentazione storico-didattica, molto adatta per le scolaresche, rivive una pagina di storia locale, frutto di un approfondito studio che ha portato alla ricostruzione di quelle vicende che ebbero nel capo banda Pietro Bianco un protagonista di primo piano. A interpretare capo brigante sarà Antonio Orlando mentre il ruolo del suo difensore, avv. Vincenzo Giglio, è affidato a Salvatore Venuto. Marco Angilletti sarà il PM e Aldo Conforto il Presidente della Corte. Anna Rita Palaia impersonerà invece Generosa, druda di Pietro e Teresa Barbagallo quello della madre.
Altri interpreti Mariella Gerace, Salvatore Montesano, Benedetta Rubino, Roberta Rocca, Lelè Spagnolo. Ad Andrea e Alessio Bressi, giovanissimi cantori tradizionali catanzaresi, virtuosi ed eclettici, è affidata l'emozione del canto popolare d'amore e di protesta. Del ''processo ai briganti delle Calabrie' sono previste una serie di repliche che si protrarranno, in un arco temporale abbastanza esteso, e precisamente sino al 17 marzo, vero anniversario dell'Unità d'Italia, in molti centri della Regione interessati dal fenomeno del brigantaggio post-unitario. Prossima tappa il 4 dicembre a Tiriolo nel corso di un'iniziativa promossa dall'Associazione culturale Teura. Con la realizzazione dell'iniziativa ''L'Unità nel paese del Brigante' l'Associazione "Senza Sosta" ha inteso porre una riflessione su particolari aspetti del Risorgimento in Calabria ed avvicinare il pubblico catanzarese ad una maggiore conoscenza del fenomeno brigantaggio, delle cause che l'hanno generato, delle giustificazioni del potere centrale alle lotte tese a distruggerlo nonché a spronare, soprattutto nei giovani, la necessità del recupero delle memoria storica, rafforzando le radici della nostra identità culturale di Meridionali.
Si ringraziano gli autori e la redazione di CATANZAROINFORMA.IT