Si è svolto a Catanzaro l'incontro L'unità nel paese del brigante per ricordare il contributo della Calabria all’Unità d’Italia. Al tavolo, all’interno del museo Musmi, erano presenti Giuseppe Soluri, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti regionale, Antonio Reppucci, Prefetto di Catanzaro; Emilio Verrengia, in rappresentanza della Provincia; l'antropologo Vito Teti, docente Unical, e Annita Garibaldi, nipote di Ricciotti Garibaldi, figlio di Giuseppe e Anita, nonché direttrice dell'Ufficio storico del Museo garibaldino di Porta San Pancrazio a Roma. La giornata è servita a risaltare l'importanza della Calabria all'interno del più vasto fenomeno del Risorgimento italiano quando numerosi giovani ufficiali di diversi ranghi sociali hanno perso la vita per difendere un'ideale. La serata è stata arricchita anche da una mostra storica sul Risorgimento e da una rappresentazione teatrale. La mostra è stata promossa dalla Biblioteca Comunale “Vivarium” di Stalettì e curata da Antonio Froio. La rappresentazione teatrale "Processo ai briganti delle Calabrie" a cura della Trambìa, con la collaborazione ai testi di Silvestro Bressi e la regia di Aldo Conforto, era una rievocazione del processo celebrato presso la Corte di Assise di Catanzaro nel 1867 a carico di una banda di briganti, capeggiata da Pietro Bianco di Bianchi, di cui una buona parte venne condannata a morte. L’evento è stato promosso dall'Associazione culturale “A Trambìa”, presieduta da Pasquale Bagnato, - in collaborazione con la Biblioteca Vivarium Stalettì, l'Associazione culturale Senza Sosta, il Lions Club Catanzaro Host, l'Associazione culturale Castellitini di San Floro, l'Accademia dei Bronzi, l'Assessorato alla Cultura della Regione Calabria e l'Amministrazione Provinciale di Catanzaro.

Si ringraziano gli autori e la redazione di CN24TV.IT