Al Teatro Comunale di Catanzaro, un applauso lungo e nutrito ha accompagnato il chiudersi del sipario sull'ultima battuta di un lavoro teatrale che, a dir poco, ha meravigliato un pubblico scelto e attento: arrivederci F. G. Lorca e a presto. Noi, quello arrivederci e a presto vorremmo rivolgerlo alla compagnia teatrale calabrese con la speranza che la stessa ci proponga altri lavori ugualmente impegnati. La C.T.C., per meglio commemorare il 40. anniversario della morte di F.G. Lorca, non ha messo in scena un'opera singola, ma tanti brani che potessero dare al pubblico un quadro completo del cammino artistico dell'autore nella Spagna travagliata del suo tempo. Dobbiamo dire che a questo la Compagnia è riuscita con la scelta oculata dei pezzi effettuata dal regista Lillo Zingaropoli e con la consulenza letteraria di Luigi Tassoni che ha saputo attraverso i monologhi recitati dal bravissimo Aldo Conforto, legare i pezzi stessi e dare così uno sviluppo omogeneo alla rappresentazione resa ancor più suggestiva dai giusti toni musicali e di luci abilmente inseriti dall'ottimo direttore artistico Giorgio Sorrenti. Bravi veramente bravi, tutti gli attori la cui recitazione più volte ha chiamato, a scena aperta, il pubblico all'applauso. Un bravo particolarissimo e caloroso ai veterani. Lillo Zingaropoli, Pino Michienzi, Rosa Ferraiolo, Anna Maria De Luca, Carlo Greco e Diego Verdegiglio che da veri attori - senza per questo volere sminuire l'ottima recitazione di Achille Davoia, Adele Fulciniti, Eugenio Nastasi e Franco Paturzo - ci hanno saputo soprattutto rendere partecipi della romantica, popolaresca drammaticità che nutre tutta l'opera di F. G. Lorca.

Si ringraziano gli autori dell' articolo e la redazione del Il Tempo di Calabria